Contributo al 31° Winter Course di Isodarco, Corso della scuola internazionale di formazione delle  Pugwash Conferences on Science and World Affairs, l’organizzazione mondiale Premio Nobel per la Pace fondata sulla base del manifesto Russel-Einstein contro le armi nucleari del 9 luglio 1955. E’ concessa la pubblicazione del testo.

Intervento del dott. Michele Di Paolantonio, medico chirurgo, specialista in Igiene e Medicina Preventiva, orientamento di Sanità Pubblica, perfezionamento in Diritto Sanitario, mdipaolantonio55@gmail.comPresidente dell’AIMPGN, Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare, Affiliata Italiana dell’IPPNW, organizzazione Premio Nobel per la Pace 1985, ed Affiliata Italiana di ICAN, organizzazione Premio Nobel per la Pace 2017(www.ippnw-italy.org).

Il 10 dicembre scorso, durante la cerimonia ad Oslo per la consegna del Premio Nobel per la Pace 2017, è stato decisamente affermato: “O noi aboliremo le armi nucleari o le armi nucleari aboliranno noi”.

Pochi giorni fa il Capo di uno Stato nucleare ha detto minacciosamente al suo nemico che sulla sua scrivania è a sua disposizione il bottone nucleare, e l’altro Capo di Stato nucleare a cui il primo si riferiva ha risposto che il suo bottone nucleare è più grande del suo.

Basta questo per capire molto semplicemente, anche alla luce delle preoccupazioni espresse di recente ed in pubblico da Papa Francesco per la stessa sopravvivenza dell’umanità di fronte all’irrazionalità rispetto alle stesse armi nucleari, che l’unico modo di impedire l’impensabile ma purtroppo possibile è dare comunque seguito alle indicazioni del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari votato all’ONU il 20 settembre scorso che è valso il Premio Nobel per la Pace 2017 ad ICAN, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, la Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari fondata nel 2007 dall’International Physicians for the Prevention of Nuclear War, organizzazione Premio Nobel per la Pace 1985, come ricordato nella sua prolusione da Berit Reiss-Andersen , Presidentessa del Comitato Nobel Norvegese.

Nove giorni dopo il Premio, il 19 dicembre, ICAN ed IPPNW, al 38° Parallelo, nella Zona Demilitarizzata tra le due Coree, hanno presentato il seguente appello/documento, i cui risultati non si sono fatti attendere, prima con la riapertura della linea telefonica rossa tra le due Coree, e poi con la convocazione dell’incontro del 9 gennaio tra le due Coree per la possibile ed auspicabile comune partecipazione ai prossimi Giochi Olimpici Invernali a PyeongChang:

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